martedì 8 settembre 2015

Dal Kurdistan iracheno

Kfta
Kfta

5/6 persone

Ingredienti per l'impasto:
- 1 cipolla
- 3 tazze di riso lungo
- 250/300 g di carne macinata
- sale
- curcuma
- cumino
- pimento

Ingredienti per il ripieno:
- 400 g di carne macinata
- uvetta
- mandorle
- 2 piccole cipolle
- olio
- sale
- cumino
- pimento

Ingredienti per la zuppa:
- 1 cipolla
- olio
- acqua
- cumino
- pimento
- curcuma
- 1 tazza di riso
- 1 tazza di lenticchie rosse decorticate
- 1 tazza di burgul
- 1 tazza di ceci in scatola

Per prima cosa, preparare l'impasto che servirà a fare le polpette ripiene. Mettere a mollo le tre tazze di riso il giorno prima (devono stare in acqua diverse ore). Quando il riso è stato in acqua sufficientemente, scolarlo bene e frullarlo. Aggiungere la carne macinata e lavorare con le mani. Aggiungere il sale, la curcuma, il cumino e il pimento e lasciar riposare.
Procedere allora alla preparazione del ripieno. Affettare la cipola finemente e aggiungere la carne macinata. Impastare con le mani e aggiungere l'uvetta ammorbidita nell'acqua, le mandorle tritate, un cucchiaino d'olio, un pizzico di sale e le spezie secondo i propri gusti.
Per preparare la zuppa soffriggere una cipolla in poco olio in una larga casseruola. Una volta che risulta dorata, aggiungere tanta acqua e le spezie. Chiudere il coperchio. In una ciotola mescolare il riso con le lenticchie rosse, il burgul e i ceci, e aggiungerlo alla casseruola una volta che l'acqua bolle.
Procedere adesso alla preparazione delle polpette. Bagnarsi le mani e prendere una quantità di impasto per fare una sfera delle dimensioni di una palla da tennis. Con le dita aprire la palla e riporre all'interno del ripieno per 3/4, per poi richiuderla. Procedere in questo modo fino all'esaurimento dell'impasto.
Quando il riso, le lenticchie e il burgul sono quasi cotti, disporre nella zuppa le polpette e far cuocere per 45 minuti senza coperchio. Servire le polpette calde insieme alla zuppa.

"Noi curdi siamo divisi in tanti Paesi. Abbiamo diversi tipi di cibi e di molti di questi non si può dire che sono curdi al 100%. Ma questo piatto, il kfta, lo facciamo solo noi, e si mangia soprattutto per pranzo. Il burgul non lo mangiavo mai quando ero in Kurdistan, ce n'era tanto e non mi andava... Ora, invece, lo desidero tantissimo! Ma non si trova facilmente qua. Il burgul che ho usato oggi per questa ricetta viene proprio dalla mia città, Halabja, che purtroppo è famosa per l'attacco coi gas chimici di Saddam Hussein nel 1988. Ad Halabja facevano delle palle di kfta così grandi che uno a stento poteva finirle!
Chi mi ha insegnato a cucinare? Nessuno! A casa facevano tante cose... Ma dalla mamma non ho imparato nulla perché avevo due sorelle più grandi che facevano tutto. Per un anno ho vissuto nella casa dello studente perché studiavo all'università, poi dei parenti mi hanno chiesto di trasferirmi da loro, e allora ho cominciato a imparare tantissime cose da mia zia. Avevo un ottimo rapporto con le mie cugine, migliore di quello con le mie sorelle. Eravamo più che amiche. Crescendo, l'età non contava più. Mia zia e le mie cugine mi hanno insegnato tutto. Avevano un grande giardino e una casa grandissima, e c'era un muretto basso, non alto come la maggior parte delle case. Avevamo messo un dondolo e stavamo ore e ore a chiacchierare fino a notte fonda. In estate dormivamo sul tetto della casa. Mio cugino non riusciva a dormire perché noi parlavamo per ore, e ricordo che una volta ci lanciò un sassolino per farci smettere. Noi ci spaventammo tantissimo e scappammo via! Mi ricordo dei momenti bellissimi la sera...
C'era la guerra? Dipende da cosa intendi per guerra. Non è stato mai tranquillo per 8 anni, per via della guerra tra Iran e Iraq. Spesso bombardavano il mio villaggio anche 3 volte alla settimana. E poi c'era la guerra civile tra curdi e Stato... da sempre. I partigiani venivano spesso in città a combattere contro il soldati iracheni. E dopo la guerra tra Iraq e Iran, cominciò la guerra tra Iraq e Quwait. Anche se il Quwait era lontano, la guerra era in tutto il Paese. La guerra civile, poi, era lunga, e non potevi mai stare tranquilla. D'inverno faceva molto freddo. Riscaldavamo il salone dove si sedevano tutti con una stufa al kerosene, e prima di andare a letto si riscaldava la camera da letto. Una volta eravamo tutti seduti da mia zia, e vennero dei soldati alla finestra a controllare. Ci videro tranquilli e se ne andarono via. Spesso capitava che la mattina dicessero che nessuno poteva uscire di casa tutto il giorno. Si stava in casa tutto il giorno senza far nulla. I soldati cercavano i disertori come mio cugino. Lui aveva molta paura... Alcuni scavavano dei rifugi sotto la casa. Mio marito, per esempio, è stato in galera."
Ripieno

Impasto

Sfere da riempire

Riempimento

Riempimento

Sfera con ripieno

Sfere pronte da cuocere

Una sfera

Zuppa

Sfere pronte da cuocere

Sfere nella zuppa

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